Introduzione: definizione e causa dell’otite

L’otite è un’infiammazione dell’orecchio dovuta a batteri che proliferano permanendo sia nella parte più esterna, sia nella parte interna e media del padiglione. Il cane a causa dell’otite soffrirà diversi fastidi come: prurito, gonfiore, arrossamento, bolle di pus o liquido, conseguenze in tutto il corpo come stato febbrile e malessere.

L’otite può essere causata da scarsa pulizia dell’orecchio, colpi d’aria, presenza di corpi estranei, patologie o infezioni trasmesse.

Quali cani soffrono di più l’otite?

Ci sono alcune razze di cani predisposte all’otite a causa delle orecchie lunghe, pendenti o dal pelo molto lungo (in alcuni cani sono veri e propri capelli) che favoriscono l’ingresso di sporcizia, microbi e batteri. Cani con le orecchie lunghe sono ad esempio i cocker spaniel, i basset hound, i bassotti. Anche i cani con orecchio a mezza lunghezza come i terrier presentano il problema di una struttura che non permette la naturale espulsione di cerume e sporcizia, che avviene con lo scuotere della testa e una leggera grattata. A questo gesto naturale bisogna aggiungere l’attenzione umana attraverso prodotti specifici o semplicemente garze sterili e stoffe pulite per rimuovere lo sporco almeno dalla parte più esterna. Il veterinario grazie a strumenti specifici e una mano più esperta può controllare il condotto uditivo e le parti meno facili da raggiungere, si ribadisce quindi l’importanza delle visite periodiche.

bulldog francese dorme sul prato

Otite causata da freddo e colpi d’aria

Anche il colpo d’aria gelido, troppo forte e continuo, insieme al freddo eccessivo possono creare gonfiori, arrossamenti e infezioni. È vero, il cane è molto resistente al freddo, all’umidità e ai cambi repentini di temperatura, soprattutto rispetto a noi, ma non bisogna esagerare. Ci sono poi razze predisposte a questa resistenza, ma l’orecchio all’interno non presenta la stessa quantità di grasso e pelo di protezione del corpo, riesce quotidianamente a proteggersi grazie alla presenza di micropeli molto resistenti che bloccano sporcizia o batteri ma non quando sono eccessivi o all’inizio di un’infezione e soprattutto in seguito a gelo e vento che colpiscono direttamente l’interno orecchio.

L’orecchio del cane e tipologie di otiti

L’orecchio del cane è composto da una parte esterna e una parte media destinate alla ricezione del suono, una parte più interna sempre destinata al suono ma anche all’equilibrio. Esistono tre tipi di otite del cane classificate secondo la gravità e la parte dell’orecchio che colpiscono. Le tre otiti del cane sono: esterne, medie e interne. In tutti e tre i casi si possono avere conseguenze di breve termine sull’udito mentre quando è alterata la parte più interna dell’orecchio il cane presenta difficoltà a mantenere l’equilibrio. L’infezione all’orecchio se non curata può degenerare e causare effetti più estesi, un abbassamento della temperatura corporea o la febbre che saranno ben visibili con un comportamento più pigro del cane e possibile inappetenza.

cane labrador nero

Sintomi da considerare

I primi sintomi da notare per capire se il cane ha l’otite o meno sono: il grattarsi insolito dell’orecchio e lo strusciare la testa su cose morbide o sui muri. Questi segnali indicano un prurito o un dolore medio forte, oppure la presenza di un fastidio magari provocato da un corpo estraneo finito dentro. Altri sintomi da considerare: fuoriuscita di materiale marrone scuro, paragonabile al cerume umano e con la stessa funzione di espellere microbi dall’orecchio, in più odori sgradevoli sintomo di un’infezione in corso oppure la presenza di micro ferite, pus o incrostazioni.

Arriva la primavera, attenzione a forasacchi e parassiti (tutto l’anno)

In primavera, l’orecchio del cane è predisposto al rischio di forasacchi o piante simili che scivolano dentro il condotto uditivo in maniera silenziosa e insospettabile, purtroppo se non si controlla vengono scoperti quando ormai i danni più gravi sono stati fatti. Quando presi in tempo e quindi estratti dal cane, la cura successiva potrebbe essere una media pulizia del condotto uditivo accompagnata da farmaci anti infezione proprio per contrastare gli effetti della sporcizia entrata e la comparsa di un’otite. Stessa cosa vale con i parassiti e gli insetti che finiscono nell’orecchio come pulci, zecche e zanzare che trasmettono anche batteri e patologie connesse.

Cura e prevenzione dell’otite nel cane

Oggi come oggi, per contrastare e prevenire l’otite nel cane si trovano davvero molti prodotti, medicinali e non. La sporcizia nelle orecchie del cane è il primo problema previsto dai veterinari e dai proprietari dei cani, vista la forma delle orecchie e la vita dei nostri amici tra parchi, giardini o semplici passeggiate fuori casa.

Controllo giornaliero e pulizia frequente del condotto esterno e medio riescono a tenere lontano il rischio di otiti, potete migliorare gli effetti usando prodotti specifici come lozioni o gocce auricolari: cercate di abituare il cane fin da cucciolo al trattamento dell’orecchio.

Quando l’otite è presente, il veterinario prescrive la somministrazione di medicinali antisettici e antinfiammatori. Nei casi più gravi antibiotici o cortisone, entrambi a gocce o pasticche masticabili. Il cortisone viene prescritto a seconda della salute, della resistenza del cane e della gravità della situazione. Sono medicinali che devono essere somministrati per pochi giorni di tempo per evitare gli effetti dei farmaci stessi che in genere debellano in pochissimo tempo l’otite. Per la somministrazione delle gocce auricolari ci vuole molta pazienza, il liquido deve scivolare bene nel condotto uditivo.

Articolo a cura di Cani a tutta bandana

Otite nel cane: la guida completa per affrontarla ultima modifica: 2020-03-25T10:57:50+02:00 da irene sofia
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