Il Dirofilaria Immitis è un parassita della famiglia dei Nematodi responsabile di una malattia chiamata filariosi cardiopolmonare, la filaria del cane, ma anche di gatti e furetti.  Più che curare la filaria si tenta di prevenire la sua formazione attraverso vaccinazioni, trattamenti annuali appositi e antiparassitari per contrastare i parassiti portatori.

Chi è il Dirofilaria immitis e come arriva sul cane?

La Dirofilaria immitis al telescopio appare nella sua forma lunga e morbida, simile ad un lombrico ma di colore bianco. Filum indica filo e immitis significa crudele, questo parassita che può arrivare anche nell’uomo colpisce il cuore danneggiando l’apparato cardio polmonare e circolatorio. I nematodi, gruppo di cui le filarie fanno parte, sono una classe di animali vermiformi composta da ben 20.000 specie riconosciute. Sono dotati di bocca, ventre e ano quindi una volta all’interno dell’intestino provocano davvero molti danni. La filaria viene trasmessa soprattutto dalle zanzare tigri ma possono essere trasmesse anche da altre zanzare.

Il verme viene trasmesso al momento della puntura e la filaria, da un animale all’altro viene trasmesso sempre dalle zanzare, non avviene mai il contagio diretto da animale ad animale. Le dimensioni di questo verme nematode sono diverse tra il maschio lungo dai 12 ai 17 centimetri, le femmine lunghe dai 25 ai 32 centimetri.

Il ciclo di vita delle filarie è molto lungo, nel cane definito ospite possono vivere fino a sette anni senza che ci si accorga della loro presenza. La dirofilaria immitis infesta il cuore, le arterie polmonari e i vasi creando danni molto gravi. Se presa in tempo, la filariosi cardiopolmonare è curabile ma si cerca di prevenire la sua formazione, più che curarla, proprio perché gli effetti di questa malattia nel cane così come nel gatto possono essere devastanti. 

cane sdraiato filaria

Filaria nel cane, sintomi e ciclo della malattia

I sintomi della filaria nel cane non compaiono subito, i segni clinici evidenti giungono quando i parassiti sono nel cuore e nelle arterie, che raggiungono anche dopo quattro mesi. Medici e veterinari classificano i sintomi della filariosi del cane in quattro classi.

La prima classe è la filariosi in forma subclinica o lieve, la presenza della malattia non si nota con segni evidenti ma solo con esami da laboratorio, anche se il cane non ha sintomi evidenti di malessere è già malato.

La seconda classe è la filariosi in forma moderata quando i parassiti sono più grandi e numerosi, la loro presenza già provoca affaticamento, difficoltà a respirare, primi problemi cardiaci.

Nella terza classe, filariosi in forma grave, i parassiti sono talmente tanti da aver raggiunto cuore e arterie polmonari. I sintomi più evidenti sono calo di peso, dispnea, aumento frequenza respiratoria, tosse, riduzione globuli rossi, crescita volume addominale, insufficienza cardiaca, perdite di sangue dal naso.

La quarta classe, sindrome della vena cava, mette in serio pericolo la vita del cane che può da un momento all’altro essere colpito da ostruzione cardio polmonare.

Come detto all’inizio dell’articolo, si tenta di prevenire la malattia e diagnosticare il prima possibile per somministrare una terapia adulticida che annienta le filarie adulte anche nella parte cardiaca e polmonare. Purtroppo, i cani malati di filaria con classe 4 rischiano di non guarire, mentre nella classe 2 e 3 si può guarire ma con un decorso molto lungo e le conseguenze possono essere  di lungo periodo.

cane setter sdraiato

Come si previene la filariosi del cane?

Le regioni al Nord d’Italia sono più esposte alla filaria a causa della presenza di più zanzare tigri che vivono e proliferano in ambienti umidi. Gli enti pubblici regionali e comunali contrastano la filaria, che potrebbe colpire anche animali da allevamento, selvatici ed agricoltori, in diverse maniere. Innanzitutto, si dispongono periodicamente trattamenti anti zanzara tigre e si fa informazione nelle case per prevenire la loro proliferazione.

Esistono per i cani dei trattamenti anti filaria che non sono da considerare vaccini ma delle profilassi preventive. Ogni anno, per la prevenzione anti-filaria si eseguono sui cani test del sangue annuali per diagnosticare la presenza o meno di questi parassiti vermiformi. La profilassi preventiva può avvenire attraverso la somministrazione di pasticche, spotOn e farmaci da iniezione che vanno aggiunti ai regolari trattamenti mensili antiparassitari che proteggono il cane da pulci, zecche, acari e zanzare.

Articolo a cura di Cani a tutta bandana

La filaria nel cane: il “verme” del cuore ultima modifica: 2020-05-04T11:29:16+01:00 da irene sofia
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