Quando arriva un bambino, come si trasforma la vita di una cane?
Sicuramente gli aspetti positivi sono moltissimi: il bambino è per il cane un compagno di giochi, porta allegria, coccole extra ecc…
Ma…ci sono dei MA. Osserviamo il nostro cane: forse non è così semplice per lui.
Come non lo è per noi genitori. Non a tutti i cani succederà lo stesso, ovviamente non sono tutti uguali come non lo siamo noi. Parlo così perché a Pinta è capitato e non sarà la prima né l’ultima. E’ un cane molto sensibile e i cani sensibili sicuramente risentono maggiormente del cambiamento.
Ecco cosa cambia per il cane all’arrivo di un bambino
1. la qualità del sonno cambia, non è e non sarà mai più quella di prima (a parte pochi casi fortunati che invidio moltissimo). I cani dormono più di noi, ma con un bimbo che corre per casa e che si sveglia la notte anche il loro sonno viene continuamente interrotto o disturbato. Sappiamo che la qualità del sonno è importante per la qualità della vita e quindi l’aumento di stress è inevitabile.
Cosa fare? Dare la possibilità al cane di cambiare stanza e di ripararsi dal rumore e dal movimento continuo. Permettergli schiacciare un pisolino in una cuccia riparata in un’altra stanza. Pinta non lo fa perché vuole stare lì con noi, ma stiamo lavorando su altri aspetti.
2. le passeggiate: diminuiscono, per tempo e per qualità. A volte si esce con cane e bambino insieme, ma senza poter dar retta veramente a entrambi. Bisognerebbe fare almeno ogni tanto uscite separate, per potersi dedicare completamente alla relazione con loro. Poi certo, ci sono meravigliosi momenti di gioco condiviso tra cane e bambino all’aria aperta, ma questo si verifica generalmente quando il bimbo è già un po’ grandicello.
Cosa fare? Quando non riusciamo ad occuparcene personalmente chiediamo aiuto a qualcuno. Un fratello, un amico, un dogsitter, può aiutarci sia a portare fuori il cane sia a tenere il bambino mentre noi siamo fuori col cane.
3. paura: non tutti i cani stravedono per i bambini. Alcuni li ignorano, altri ne sono infastiditi, altri ne hanno addirittura paura. I bambini sono giustamente attratti dal cane ma non sempre sono delicati. Possono strappargli i peli, tirargli la coda e le orecchie, buttarcisi sopra, infilargli le dita negli occhi. Per il bambino è normale farlo: lo fanno anche con noi genitori. Chi non si è ritrovato le dita negli occhi, non è stato morso almeno una volta dal dolce angioletto e non ha lasciato una ciocca di capelli nelle sua adorabili manine? Ma se a noi tutto questo fa sorridere, al cane no.
Cosa fare? In questi casi dobbiamo tutelarli per quanto possibile, garantendo un luogo riparato e sicuro dalle incursioni dei bambini. Si può utilizzare un cancelletto per permettere al cane ogni tanto di ritirarsi. Di altrettanta importanza è spiegare e mostrare al bambino il modo corretto di porsi nei confronti del cane.
4. le attenzioni: diminuiscono. E’ inutile negarlo. La nostra vita è cambiata drasticamente e così anche quella del cane. Mentre prima magari era lui al centro della nostra attenzione, ora c’è il bambino, che ha bisogno di noi per vivere e crescere. Il cane ne risente sicuramente, per quanto possa amare il bambino e per quanto noi possiamo concedergli privilegi come salire sul letto e mangiare tutto quello che cade dal seggiolone.
Cosa fare? Da un lato rassegnarsi, c’è una nuova realtà e la vita di prima non sarà più come prima, semplice. Noi genitori dobbiamo raggiungere un nuovo equilibrio…e deve farlo anche il cane. Certo, non è semplice e dobbiamo cercare di aiutarlo in tutti modi a fare questo passo, ma deve farlo o subirà passivamente la situazione.
Questi sono solo alcuni degli aspetti che questo travolgente uragano d’amore che è il bambino modificherà nella vita dei nostri amici a 4 zampe. E’ nostro compito assicurare la felicità di entrambi.
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Ringrazio per il supporto il MVC Elena Garoni